24 gennaio 2009: Astronomia nella Tuscia

Anche nella Tuscia è arrivato l’”Anno internazionale dell’astronomia”.
Proclamato dall’Onu, è stato inaugurati stamattina, facendo registrare una grande partecipazione di studenti grazie al convegno organizzato dall’associazione scientifica astronomica Nuova Pegasus nella sala conferenze di palazzo Gentili.
L’iniziativa è stata patrocinata e sostenuta dall’assessorato all’Ambiente della Provincia, la Riserva naturale di Monte Rufeno e l’Ufficio scolastico provinciale.
"Si tratta del primo evento – dice l’assessore Tolmino Piazzai – che si svolge nell’ambito di una programmazione più ampia su cui stiamo attualmente lavorando. Proprio all’interno della riserva, l’associazione gestisce infatti un osservatorio dotato di un telescopio con specchio primario di 60 centimetri, tra i più grandi d’Italia".
Quella di oggi è stata l’occasione per spiegare ai ragazzi la storia del settore.
"2009 Astronomia nella Tuscia. A 400 anni dalle osservazioni di Galileo" ha infatti riproposto a studenti e curiosi una panoramica sull’evoluzione degli strumenti per osservare il cielo, "Dal cannocchiale di Galileo al telescopio di Monte Rufeno", come recitava il sottotitolo dell’iniziativa. Alla quale hanno preso parte il presidente dell’associazione Andrea Vagni, il vice presidente Tommaso Ponziani, anche rappresentante provinciale del tavolo di coordinamento "IYA 2009", il segretario Alessandro Federici, il consigliere Graziano Dominici, il direttore della riserva Massimo Bedini, Rosa Poggiani del dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, Fernando Pedichini, ricercatore Inaf.
"Abbiamo voluto inserire questo discorso – continua Piazzai – nel programma di educazione ambientale del 2009. C’è infatti la volontà di sostenere una serie di iniziative insieme all’Università della Tuscia e all’Ufficio scolastico provinciale. L’osservatorio della Riserva naturale di Monte Rufeno è una luogo molto importante, dove vengono svolte attività di primo livello. Ma la Tuscia ha la fortuna di possederne anche un’altro, ovvero l'Osservatorio Astronomico dei Cimini. Nella nostra programmazione, coinvolgeremo quindi anche questa realtà".


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