24 marzo 2018: Angelo Secchi e la nascita dell'Astrofisica

Il 28 giugno 2018 ricorrono 200 anni dalla nascita, a Reggio Emilia, di padre Angelo Secchi (1818-1878), ordinato sacerdote nel 1847 dopo aver intrapreso gli studi al Collegio Romano dei Gesuiti a Roma. Mostrando fin da subito una grande inclinazione per le scienze, in particolare per la matematica e la fisica, nel 1850 venne nominato direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano che, dopo una profonda riorganizzazione, lo portò a figurare come il primo osservatorio astrofisico al mondo. E’ per questo che quest’anno l’I.N.A.F. (l’Istituto Nazionale di Astrofisica), in collaborazione con le Università, le scuole ed i gruppi di astrofili sul territorio nazionale, vuole ricordare, con varie iniziative a carattere astronomico, la figura di questo grande scienziato italiano tra coloro che, nella seconda metà del 1800, contribuirono alla nascita della moderna astrofisica. Quindi, anche l’Ass.ne Scientifica Astronomica Nuova Pegasus, in collaborazione col Gruppo Astrofili Galileo Galilei di Tarquinia e il Dip. di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi Roma Tre, organizzerà a Viterbo, nell’aula magna del Liceo Scientifico “P. Ruffini” in piazza Dante n. 13, una conferenza dal titolo “Angelo Secchi e la nascita dell’Astrofisica”: relatori saranno il prof. Aldo Altamore del Dip. di Matematica e Fisica dell’Università degli Studi Roma Tre e l’Ing. Massimo Calabresi dell’Ass.ne Romana Astrofili. L’appuntamento è previsto per sabato 24 marzo 2018 alle ore 11 con la conferenza, e alle ore 12 con un’osservazione del Sole coi telescopi messi a disposizione dalle ass.ni di astrofili organizzatori; l’osservazione è prevista, meteo permettendo, dai giardinetti pubblici “Chiara Lubich” nei pressi di Porta della Verità. 
Angelo Secchi, per doti e per cultura scientifica, era soprattutto un fisico; quindi, grazie alla strumentazione di cui dotò l’Osservatorio del Collegio Romano, il nuovo centro di ricerca fu tra i primi ad occuparsi dello studio fisico dei corpi celesti, soprattutto attraverso tecniche allora in via di sviluppo, quali la spettroscopia. Nasceva così la moderna astrofisica. Nel corso di pochi anni riuscì ad osservare e catalogare oltre quattromila spettri stellari, introducendo una delle prime classificazioni delle stelle, punto di riferimento imprescindibile per gli studi successivi in questo settore scientifico. Ma Secchi aveva un particolare interesse anche per il Sole, e la spiegazione dei suoi fenomeni lo interessò per tutta la vita; osservò quotidianamente il numero, il movimento e l’aspetto delle macchie solari (osservate per la prima volta nel 1609 col telescopio da Galileo Galilei) e disegnò le più interessanti direttamente al cannocchiale. In collaborazione con l’Osservatorio del Campidoglio a Roma e quello di Palermo si impegnò in studi di spettroscopia solare, individuando anche la causa delle protuberanze. Grazie al lavoro di padre Secchi, l’Osservatorio del Collegio Romano si trasformerà negli anni successivi nel pilastro scientifico della chiesa romana; infatti il 14 marzo 1891 papa Leone XIII emanava motu proprio il decreto Ut Mysticam con quale sanciva la fondazione della Specola Vaticana, l’ente di ricerca della Chiesa da sempre impegnato, oltre che in specifici studi astrofisici, al dialogo tra scienza e fede. In molte occasioni pubbliche il padre Secchi espresse di essere animato da un grande amore per la verità, tenacemente perseguito coi i mezzi della scienza e con i principi della fede. E queste sono le sue parole: “Quante altre meraviglie non devano trovarsi nell’immensità di quello spazio, che noi non possiamo scandagliare? Chi avrebbe immaginato, dieci anni or sono, le meraviglie che stava per rilevarci lo spettroscopio? Ogni nuovo perfezionamento dell’arte ne porta uno alla scienza, e l’astronomo profittando dell’arte e della scienza, ci svela sempre più la grandezza di Dio".




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